Nonna Claudia

Mi trovo in giardino di casa mia…sono in tuta da ginnastica, in divisa ufficiale della mia squadra, pronta per giocare una nuova partita di campionato, il mister mi dice di riempire il più possibile le buste di plastica con l’acqua della fontanella davanti a me…mi organizzo prendo tutte le buste di plastica che trovo in giro e comincio a riempirle di acqua fino all’orlo, mi dice che devo fare in fretta prima che arriva la squadra avversaria. Ne riempo tantissime, grandi, piccole anche i sacchi neri… quelli condominiali, le ripongo tutte in una carriola che trovo davanti alla fontanella e ad un certo punto mi viene fame. Mi allontano dalla fontanella dal giardino e decido di entrare in cucina, quella del piano terra. è perfettamente funzionante, pulita, trovo delle persone a lavoro, c’è chi cucina, chi pulisce…presa dalla fame vado davanti al frigorifero lo apro e comincio a cercare qualcosa da mangiare…arriva mia nonna, nonna claudia, con i suoi capelli raccolti e con il suo viso rilassato e rassicurante e mi dice di aprire i cassetti in alto del frigorifero dove c’è il formaggio, in realtà ce ne sono di vario genere, insomma ne trovo una vasta scelta, decido di prendere un pezzo di tomino già iniziato…la guardo, mi guarda, mi sorride e mi da anche un pezzo di pane, esco e torno in giardino dalle mie buste di plastica…

 

Miracolo!

Mi trovo durante la seconda guerra mondiale, sono in una trincea con mia nonna, cerchiamo di difenderci con un fucile, spariamo contro qualcosa che in realtà per me non è visibile…Siamo in una Città che non ho mai visitato, ma sono convinta che si tratta di Roma, c’è fumo, caos, cerchiamo di scappare dalla trincea…ma probabilmente qualcosa va storto perchè ci ritroviamo successivamente a fare la fila davanti ad un forno crematorio… mi accorgo che davanti a me c’è tutta la mia famiglia, ci hanno presi tutti!…a questo punto comincio a disperarmi, cerco di trovare una soluzione, ma non c’é niente oltre quella morte che ci attende dentro quel forno. è quasi il nostro turno quando comincio ad implorare, mi giro di spalle al forno e guardo in cielo, e mi chiedo semmai possa esistere qualcosa che potrà  fermare tutto questo… la disperazione mi soffoca, imploro ancora e spero in qualcosa di grandissimo, in un miracolo…In quel momento mentre alzo lo sguardo al cielo, si allargano le nuvole, una luce mi acceca: é Dio!

Matrimonio a scuola

Sono in una scuola elementare ed ho fatto nuovamente la Cresima.

Mi chiedo come mai io abbia dovuto ripeterla e temo che possa esserci stato un errore nelle pratiche della chiesa.

Sono dunque pronto a sposarmi per la seconda volta con B.

Mi lavo i denti con uno spazzolino senza manico e attendo che i bambini della scuola, dopo il loro pranzo, mi permettano di utilizzare uno dei loro lavandini, posti vicino al tavolo dove ho firmato alcuni documenti.

Dopo qualche istante di attesa e di incertezza, mi faccio coraggio e mi lavo i denti. Nella mia bocca c’è molta schiuma. Sputo il dentifricio e lo spazzolino che, nel frattempo, avevo inserito in bocca per pulire meglio i denti durante gli sciacqui.

Terminata la pulizia, mi accorgo che mia nonna L. sta venendo verso di me. Indossa un bel vestito arancione e degli orecchini di corallo il cui colore si abbina perfettamente al trucco del suo viso. Sembra più giovane della sua età.

Improvvisamente mia nonna si trasforma nel mio cane il quale mi dice di essersi dimenticato il motivo della suo viaggio e della sua presenza in quel contesto.

Io rispondo che si trova lì perché a breve verrà celebrato nuovamente il mio matrimonio.

Tensione e mediazione

Sono in turno credo in una casa famiglia con un mio collega F. e si pranza, nel sogno non si vede nessun’altro però. Ad un certo punto propongo al mio collega di prenderci anche il dolce e gli indico che in un altra stanza c’è un freezer con dei gelati (sembra un market), ma lui mi risponde che sarebbe meglio un buon gelato artigianale!!! Io invece insisto per il gelato confezionato e guardando il freezer vedo due tartufi, uno bianco e l’altro nero e non so quale scegliere…nel sogno questo gelato non lo mangio :(.

Durante la scena principale mi tel mia zia, che mi dice che è in ospedale e mia nonna non sta bene…si insomma mi fa capire che non c’è nulla da fare. Io le urlo di dirmi tutta la verità invece di usare “mezze parole”. Inoltre mi comunica che sta partendo per l’Abruzzo con i miei genitori….

Poi mi tel il mio ex…anche lui sta partendo per andare nella stessa casa con i suoi amici…gli dico di non andare, perchè lì sarebbero andati anche i miei….

Cerco di mediare…

Collari stretti

Sono con Cristina B. nella casa della nonna di Fabri ma la casa è enorme e tutta diversa. Io sto portando Cri in giro per fargliela vedere. Attraversiamo prima un lungo corridoio con carta da parati anni ’70, poi dei saloni affrescati e poi ci ritroviamo in una specie di veranda rialzata che dà su un giardino (il giardino assomiglia a quello di mia nonna) e io le dico: “Vedi, la casa continua anche sotto la veranda e tutto attorno al giardino, è molto grande”. Poi Cri sparisce ed io mi ritrovo in giardino con mio padre e dopo poco arrivano tre dei miei cani, Diavolone, Boris e Rufus. Papà ed io li accarezziamo e nel fare ciò ci accorgiamo che i collari sono allacciati troppo stretti e li allarghiamo. Mentre mi occupo dei collari dico qualcosa contro Armando, dando a lui la colpa del fatto che siano allacciati male e stretti.

La telefonata durante la notte

Ho sognato di essermi svegliato durante la notte a causa del continuo squillare del telefono di casa.

Nonostante la fatica decido di rispondere. A stento riconosco la voce di mia nonna che mi avverte di essere stata male a causa di forti coliche renali. Con difficoltà e in un clima di allarme generale tento di capire cosa sia successo. Mia nonna mi dice che anche mio cugino è stato male e che insieme, poche ore prima della telefonata, si sono recati al pronto soccorso per ricevere assistenza. Mio cugino, intervenendo nella conversazione, mi tranquillizza e mi racconta che l’allarme è passato e che lui e la nonna adesso stanno bene.