La fabbrica della carta

Andavo verso uno stand di giornali dove vendevano un quotidiano alternativo fatto con carta riciclata da libri… Ed io anche se d’accordo con il riciclo della carta mi opponevo al fatto che “i promessi sposi” e bellissimi capolavori come questo, erano stati usati per riciclare la carta per quella nuova rivista… Quasi in contemporanea vedevo nella fabbrica, il processo di sbiancamento delle parole nella carta che diventava un impasto che serviva per i nuovi fogli bianchi del giornale… Ma tutto questo era imposto

I “Magnifici 10”

Sono seduta ad una scrivania in redazione e sto lavorando agli articoli del prossimo mese; ad un certo punto si avvicina un mio collega e mi dice che ha pensato lui, questa volta, a stilare la lista dei “Magnifici 10”, i 10 lotti più alti battuti in asta nel mese. Mi porge la lista, io la leggo e mi accorgo che i primi due lotti sono una testa di statua romana e un quadro rinascimentale, allora mi volto e gli dico che noi siamo una rivista d’arte contemporanea e quindi anche i Magnifici 10 devono riguardare esclusivamente l’arte contemporanea. Lui dice che non è vero e che secondo lui va bene così. Io sento la rabbia montare, mi alzo per andare dal caporedattore per spiegargli l’accaduto ma quando gli arrivo vicino mi rendo conto che devo sbrigarmela da me e non posso chiamarlo in causa come giudice.