Miracolo!

Mi trovo durante la seconda guerra mondiale, sono in una trincea con mia nonna, cerchiamo di difenderci con un fucile, spariamo contro qualcosa che in realtà per me non è visibile…Siamo in una Città che non ho mai visitato, ma sono convinta che si tratta di Roma, c’è fumo, caos, cerchiamo di scappare dalla trincea…ma probabilmente qualcosa va storto perchè ci ritroviamo successivamente a fare la fila davanti ad un forno crematorio… mi accorgo che davanti a me c’è tutta la mia famiglia, ci hanno presi tutti!…a questo punto comincio a disperarmi, cerco di trovare una soluzione, ma non c’é niente oltre quella morte che ci attende dentro quel forno. è quasi il nostro turno quando comincio ad implorare, mi giro di spalle al forno e guardo in cielo, e mi chiedo semmai possa esistere qualcosa che potrà  fermare tutto questo… la disperazione mi soffoca, imploro ancora e spero in qualcosa di grandissimo, in un miracolo…In quel momento mentre alzo lo sguardo al cielo, si allargano le nuvole, una luce mi acceca: é Dio!

Una cena

Sono davanti alla vetrina di un negozio di cose per la casa con mia mamma che deve fare un regalo per una cena a cui andrà la sera. Vuole comprare un posacenere in ceramica e io le dico che il negozio ha anche delle cose molto belle in argento. Lei mi risponde che con l’umidità l’argento marcisce e allora compriamo un posacenere con dei coralli rossi. Cambia scena e mi ritrovo alla cena pure io. Siamo in una casa elegante e ci sono i due padroni di casa, i miei, io e un’altra coppia dell’età dei miei. Siamo seduti in un salotto elegantissimo ma soffocante per quante cose ci sono dentro e la padrona di casa prende in mano un guanto da forno in lattice e si mette a fare battute su di questo. Mio padre che è in poltrona accanto a lei si imbarazza perché il guanto da forno è il regalo che le hanno portato gli altri ospiti e allora fa una battuta per far capire alla padrona di casa che loro si stanno offendendo. Poi mi ritrovo nel padiglione della fiera d’arte di Bologna, ma ogni stand non è più una galleria bensì un appartamento privato. Io sto scappando da L. (la mia stalker) ed entro in uno di questi appartamenti ma poi scopro che è quello del suo ragazzo il quale si innamora di me e mi vuole portare in giro in macchina per Londra, solo che Londra, nel mio sogno, assomiglia terribilmente a Palermo. Poi mi sono svegliata.