Sono nella mia casa di quand’ ero bambina, al mio fianco c’ è G., vado nella mia cameretta, con me ho arco e frecce, cerco di colpire dei serpenti e coccodrilli che sono sul soffitto e sulla parte alta delle pareti della mia stanzetta.
… [Leggi il resto]Cinema
Devo andare al cinema con V., dovremmo incontraci li dinanzi. Prendo l’ autobus, ho un senso come di indecisione, ci vado o no ?, come il timore che V. non ci sia ad aspettarmi. Scendo dall’ autobus, mi sembra di riconoscere Villa Borghese, ma appena scesa dal bus ho come difficolta’ ad orientarmi. Dove sono?. A terra c’ è tutto fango, è tutto melmoso, non riesco a camminare bene, sprofondo nel fango, che ricopre anche la mia borsetta. Mi incammino … [Leggi il resto]
Lo sconosciuto
Sto facendo l’ amore con un ragazzo, non so bene chi sia, c’ è qualcuno che guarda. U. dice che mi scelgo uomini che non sanno toccarmi, che non si interessano a me.
… [Leggi il resto]La Lambretta verde e la Vespa rossa
Sto guidando una Lambretta colore verde acqua; dietro di me c’è T.D.
Al semaforo dell’incrocio tra viale Regina Margherita e via Salaria si affiancano a noi due ragazze su di una Vespetta 50 di colore rosso. Appena arriva il verde partiamo in maniera bizzarra, sfrizionando un po’, nella speranza che le due ragazze ci notino. A metà dell’incrocio però il filo dell’acceleratore della nostra Lambretta si rompe. Anche le due ragazze sembrano avere problemi con la loro Vespa che improvvisamente … [Leggi il resto]
Andiamo al bar!
Io e mia madre stavamo seduti su un divano della ctr. Mia madre era venuta a vedere dove lavoravo e stavamo parlando di qualcosa che non ricordo. Ecco che arriva N. La vedo e vado a salutarla. Aveva un grosso pancione ed io pensavo che in quel momento doveva stare in ospedale per il parto. Mi invita a prendere qualcosa al bar, così le dico di aspettare…
Vado da mia madre preoccupato di averla lasciata sul divano da sola ed … [Leggi il resto]
La strada alternativa
Sono in un quartiere di Roma che non ricordo. Possiedo una moto rossa e nera di cui vado molto orgogliosa. Devo rientrare a casa con S. Vedo davanti a me una donna in tuta da motociclista che ha la stessa mia moto ma il modello successivo. Sono arrabbiata e penso che vporrei quella nuova. Poi torno con S. in macchina, facendo una strada nuova. passiamo davanti ad un parco giochi acquatico. vedo delle persone che fanno giochi strani: sono sdraiati … [Leggi il resto]
Il parto
Sono in una clinica e sto per partorire. Quello che vedo non mi piace per niente. Un’ostetrica mi vuole dare delle mutande di plastica del colore della bandiera brasiliana. Le trovo fuori luogo, le dico che io ho le mie in cotone. Lei non sembra convinta, pare sia una questione di misure! Poi mi trasferisco in un’altra clinica dove c’è un prof. che però non è il mio dottore ma somiglia invece ad uno psichiatra che conosco. Stanno organizzando una … [Leggi il resto]
Spazi separati
Sono con S. nella nostra casa e ci rendiamo conto che abbiamo a disposizione tre terrazzi di cui prima non c’eravamo mai accorti. Sono sul tetto del palazzo, assomigliano ai terrazzi che ci sono nella vecchia casa di nonna e sono mpolto contenta. Penso subito che ci potremo mettere tutte le piante che abbiamo che invece a casa soffrono un pò. Dentro casa c’è un gran caos, gente che arriva, Z e I, A e F, altri amici, scarpe ovunque. … [Leggi il resto]