Sono in macchina con i miei genitori su una strada sterrata in campagna da me. Siamo tutti allegri e i miei sono vestiti sportivi con due giacche di tweed e stiamo andando in chiesa dove io mi sposerò per la seconda volta con Fabri. Ad un tratto io dico a mamma: “Lo sai? Ero così rilassata questi giorni che mi sono dimenticata di comprare un vestito da sposa!” e mamma si mette a ridere. Poi dico a mio padre di passare per casa nostra che mi sono ricordata di avere un vestito bianco di pizzo preso da Catenella l’anno della maturità (il vestito esiste davvero e la data è quella). Poi cambia scena e io sto percorrendo la navata della chiesa con il vestito di Catenella addosso e sono tutta contenta, poi, dopo la cerimonia, mi vado a sedere tra i banchi con gli ospiti.
Cambia scena e sono a casa di Maddalena, giù nel salone delle feste. Le pareti rivestite di legno sono più o meno identiche a quelle vere solo che, al posto della cappella, c’è una cucina tutta in legno intarsiato con i fornelli accesi. In cucina ci siamo io, Betta, Maddi e altre ragazze e una di loro dice che anche suo nonno ha una cucina così al piano di sotto, solo che ha fatto aprire uno sportello nel muro così può portare la spesa in cucina direttamente dal garage. Io, nel sogno, penso che sia solo una scusa per farmi capire che anche lei abita li’ nel palazzo di Maddi.