Partita di beneficenza

Dobbiamo fare una partita di beneficenza per il dott. V. Purtroppo però la partita è di basket e non di pallavolo come speravo. Mi candido per giocare nella squadra perché mi sembra doveroso ma poi quando inizia la partita m rendo conto che non lo posso fare. Arriva G. M. che come al solito mi è molto antipatico. Non ha la tuta e gli dico che se vuole ho una maglietta (con i cuori) da prestargli. Siamo ora a casa vecchia mia al Q. e gli indico il mio bagno per lavarsi e cambiarsi. Lui però va nell’altro. Torniamo a giocare la partita e mi rendo conto che siamo a Pescasseroli. Allora G.V. passa davanti tutte le ville per raccogliere adesioni per la partita. Mia sorella dice che è costretta a dormire in macchina perché a casa non c’è posto. Arrivati al campo mi rendo conto che è lo stesso posto dove sono stata in vacanza con M. Mi ricordo della spiaggia, della pizza che ti danno. Non sono contenta, c’è troppa confusione. Poi incontro dei ragazzi delle medie e vedo che C. è molto affezionata. Sono gelosa della sua capacità di mettere d’accordo, mantenere i legami speciali.

 

Nonna Claudia

Mi trovo in giardino di casa mia…sono in tuta da ginnastica, in divisa ufficiale della mia squadra, pronta per giocare una nuova partita di campionato, il mister mi dice di riempire il più possibile le buste di plastica con l’acqua della fontanella davanti a me…mi organizzo prendo tutte le buste di plastica che trovo in giro e comincio a riempirle di acqua fino all’orlo, mi dice che devo fare in fretta prima che arriva la squadra avversaria. Ne riempo tantissime, grandi, piccole anche i sacchi neri… quelli condominiali, le ripongo tutte in una carriola che trovo davanti alla fontanella e ad un certo punto mi viene fame. Mi allontano dalla fontanella dal giardino e decido di entrare in cucina, quella del piano terra. è perfettamente funzionante, pulita, trovo delle persone a lavoro, c’è chi cucina, chi pulisce…presa dalla fame vado davanti al frigorifero lo apro e comincio a cercare qualcosa da mangiare…arriva mia nonna, nonna claudia, con i suoi capelli raccolti e con il suo viso rilassato e rassicurante e mi dice di aprire i cassetti in alto del frigorifero dove c’è il formaggio, in realtà ce ne sono di vario genere, insomma ne trovo una vasta scelta, decido di prendere un pezzo di tomino già iniziato…la guardo, mi guarda, mi sorride e mi da anche un pezzo di pane, esco e torno in giardino dalle mie buste di plastica…