Ho l’incarico di rinnovare tutti i fiori nelle fioriere del palazzo di fianco al mio. Vado sul posto per rendermi conto della situazione e incontro persone simpatiche, in particolare un uomo, e persone che trattano il mio incarico con un certo sarcasmo. Io però sono decisa a sostituire quei fiori, la sento come una missione. Anzi, siccome i fiori vecchi sono liofilizzati e hanno un aspetto secco e triste, penso che sia meglio sostituirli con dei fiori freschi.
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Tramonto
Riporto a casa mio padre da un ospedale dove è stato a lungo in pericolo di vita a causa di errori dei medici. Penso di denunciarli. Apro il suo borsone e ne escono fuori anche cose mie che evidentemente avevo infilato lì nella fretta del ricovero: sono cose mie femminili, smalti per le unghie, creme, etc., e sono contenta di averle recuperate. Mio padre (che in realtà è morto circa un anno fa) mi dà un messaggio un po’ criptico che però sento significativo e consolante: dice di essere triste perché la sua vita volge al tramonto ed è vicino alla morte, ma che la sua morte è anche giusta proprio perché la sua vita sta tramontando.
Compleanno di paura
E’ il giorno del mio compleanno. Alessio, il mio amico e acconciatore di fiducia, mi regala un cavallo andaluso, baio, bellissimo, con una lunga coda e molto elegante. Penso che sia veramente bello anche se lo temo un po’ perchè è molto grande. Mia sorella mi regala un cane femmina, mi dice che così la posso portare a Bracciano con tranquillità, senza che litighi con altri cani maschi. Io penso che sia solo una scusa per farmi andare di più a Bracciano per occuparmi della casa e sono molto triste. Mihai, il custode di Bracciano, intanto si prende cura del mio cavallo, gli pulisce le zampe e gli zoccoli, mettendolo seduto come se fosse un cane gigante. Mentre festeggio il mio compleanno, in una sorta di luogo all’aperto, con i tavoli, tipo Mc. Donald’s, mi rendo conto che al tavolo accanto al mio c’è una ragazza che sta morendo di cancro, è attaccata ad una flebo, è verde in viso e muore davanti ai miei occhi.
Cambio Lavoro????!!!!
Dovevo fare una domiciliare con lo zio di L. Ero imbarazzata vista la conoscenza stretta e visto che la mamma di questo signore era sempre in mezzo alle scatole e non mi faceva fare nessun progetto. Dicevo che questo signore doveva iniziare a farsi da mangiare da solo, altrimenti come si poteva pensare di recuperarlo? La signora però cucinava sempre e quando arrivavo a casa era già tutto pronto. Un pomeriggio, mentre mi recavo a casa loro insieme ad L. ed al fratello, loro sono molto tristi. Gli domando cosa sia successo e loro mi dicono che loro sorella è morta, non so come. sono triste anche io e piuttosto imbarazzata di essere capitata in un momento così. Mi sforzo di piangere e ci riesco. Poi vado in Comunità incontro P., dobbiamo andare a fare una domiciliare a casa di V. Lo incontriamo sotto la Comunità che fa la pipì tutto nudo. Poi P. mi dice che la figlia di G. è morta. Penso che sia proprio una giornata sfigata e mi dico subito che mi dipsiace molto ma sopratutto perchè adesso G. sarà triste per molto tempo e poco disponibile per me. Poi mi sveglio.