Sto guidando un motorino, dietro con me, porto qualcuno. Facciamo il viaggio d’ andata, al ritorno ho un po’ paura, è piovuto la strada è bagnata. Il motorino è dotato di una specie di sacca, un po’ ingombrante, in cui si mette il gas, come carburante, la mantengo con una mano, mentre guido. Ci fermiamo dal benzinaio, è carino, cerco di parlare per conoscerlo, gli chiedo a che ora chiude, mentre riempie la sacca di gas, dice presto perchè è venerdi’ e la settimana per fortuna è finita, la cosa finisce li e io penso chissa’ con chi esce. Andiamo via, ma forse torniamo.
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Scarpa mancante
Sono a casa di una didatta della scuola, ha invitato a casa sua me e altre colleghe.Vedo che ci sono come dei peluche, dei giocattolini di una mia vecchia amica M..Stiamo andando via mi accorgo che mi manca una scarpa, le altre colleghe sono gia’ andate, mi attardo a cercare la scarpa, la didatta che nel frattempo sta’ vedendo dei pazienti si accorge di me, mi chiede ” che fai ? ” le spiego…. vorrebbe aiutarmi, ma non puo’ ha i pazienti.Alla fine decido di usare delle pantofole, sotto la gonna lunga che indosso non si vedranno e cosi’ potro’ andare a casa a cambiarmi.
Seno
C’ è qualcuno che mi dice che il mio seno è troppo piccolo, cascante. Dico che è il mio, cosi’ che quella è la mia costituzione, ci resto male per quelle parole, ma cerco di difenderlo.
Assassina
Sono in una sorta di residence e lavoro come badante; un signore mi fa portare a spasso sua moglie che in realtà è un tubetto molto largo e grasso di vernice verde. Mi stupisco del fatto che questo signore mi abbia richiamato a lavorare per lui visto che già una volta ho maltrattato sua moglie schiacciandola un pò dato che è un tubetto. Comunque lui me la lascia di nuovo. La porto a spasso ed in un raptus di cattiveria, la schiaccio tutta, faccio uscire tutta la vernice e così di lei non rimane che l’involucro di tubo. Penso che l’ho uccisa, che vorrei tornare indietro e che non so adesso come farò a vivere nel rimorso. Decido di non dire nulla al signore. Torno da lui e lui non sembra molto sorpreso di non vedere la moglie. Penso tra me e me che forse sa e mi dico che in ogni caso non posso nascondergli la verità.
Macchina
Arrivo in un piccolo paese devo andare al lavoro.Parcheggio, un paziente mi saluta, poi vado nella piazzetta c’ è un altro paziente, delle persone anziane.
Decido di spostarmi, ma non trovo l’ auto, l’ hanno rubata? Impossibile è un paese tranquillo, forse non ricordo dove l’ ho parcheggiata, la cerco sono disperata, mi ritrovo in una casa, chiedo agli abitanti, ma non sanno, penso che dentro vi ho lasciato pure i documenti, continuo la ricerca.
Inseguimento
C’ è V. che mi insegue, vuole picchiarmi, farmi del male.Corro cerco la mia auto.
Arrivo al parcheggio ma non la trovo, ho troppa ansia, devo fare in fretta.
Vedo il parcheggiatore, tutto sereno e rilassato, gli chiedo di prendermi l’ auto non la trovo, lui mi rassicura e mela consegna. E’ tutta piena di spesa, tolgo i sacchetti, sono tanti non centro in macchina, vicino a me c’è mio fratello, forse anche mia madre.
Chiedo a mio fratello perchè si metta in relazioni distruttive, perchè ha questa sorta di masochismo, ma penso anche a me.
Vecchio sogno
Sono nella mia casa di quand’ ero bambina, al mio fianco c’ è G., vado nella mia cameretta, con me ho arco e frecce, cerco di colpire dei serpenti e coccodrilli che sono sul soffitto e sulla parte alta delle pareti della mia stanzetta.
Cinema
Devo andare al cinema con V., dovremmo incontraci li dinanzi. Prendo l’ autobus, ho un senso come di indecisione, ci vado o no ?, come il timore che V. non ci sia ad aspettarmi. Scendo dall’ autobus, mi sembra di riconoscere Villa Borghese, ma appena scesa dal bus ho come difficolta’ ad orientarmi. Dove sono?. A terra c’ è tutto fango, è tutto melmoso, non riesco a camminare bene, sprofondo nel fango, che ricopre anche la mia borsetta. Mi incammino per una strada ma forse non è quella giusta, scendo per una discesa, con difficolta’ ho i tacchi , ci sono anche dei cani, dapprima ho un po’ paura sono tanti, ma dopo il mio sentimento cambia, alcuni sono dei cuccioli mi fanno tenerezza, vorrei prenderne uno, ma non posso a casa non c’ è spazio.
Continuo a camminare, esco dal fango.
Decido di andarmene, sono su un autobus, passo dinanzi al cinema, c’ è gente, cerco di vedere se V. è li.
Mi sembra di averlo visto, allora gli telefono.
Mi risponde adirato, mi chiede:”Che senso ha questa telefonata che mi fai di striscio?”
Penso che è con un’ altra ragazza.