Tutti a Ravenna a fare skate!

Ho sognato di viaggiare in treno e di arrivare a Ravenna. A casa di mia nonna i miei figli corrono e gridano allegri per il corridoio. Dico loro di non fare troppo rumore perché la loro bisnonna sta svolgendo come terapeuta una seduta di analisi nel salone di casa. Loro bussano per scherzo alla porta del salone. Mi preoccupo che la nostra presenza possa dare fastidio a mia nonna in un frangente come questo. Facciamo su e giù per le scale. Una volta scesi, troviamo la porta del salone socchiusa. Penso che durante lo scherzo precedente, per gli spostamenti veloci dei miei bimbi, la porta si sia aperta col vento. Nel frattempo la casa si riempie di amici conosciuti (T.C., Sibs, @zpod, @mr.enrico, @stomitch) e di persone che nel sogno sono amiche ma che nella realtà diurna non conosco. Decidiamo di andare a fare skate. Uno degli amici che non conosco mi dice, piuttosto deluso, di voler rimanere a casa con me a vedere un film (forse Jumanji) ma io gli spiego che è sicuramente meglio uscire tutti insieme a skeitare. Lui ed un altro amico rimangono seduti al tavolo con in bocca un ciuccio che li consola dalla frustrazione. Dico loro che è sicuramente meglio uscire invece di stare imbambolati con un ciuccio in bocca a piangersi addosso. Decidiamo così di uscire tutti. Il mio amico A.S., molto più giovane di me nella realtà diurna, sale le scale per andare a recuperare qualcosa al piano di sopra prima di uscire. Mi sento allegro.

Il water e il conducente

Sono nella zona di Trastevere insieme a mio figlio. C’è un water in mezzo alla strada. Sento lo stimolo a defecare e mi siedo. Accanto a me c’è mio figlio. Inizia a piovere e apriamo gli ombrelli. Mio figlio apre l’ombrello dell’Ape Maya. Ride perché la situazione è davvero buffa. Anche io rido con lui. Mi sento allegro e spensierato mentre rifletto sul fatto che non mi importa niente che gli altri mi vedano o che io mi possa sporcare sedendomi su un water che forse è stato usato da altri. Penso che a casa, con calma, mi laveró meglio.

Sono in un autobus di linea in una città del Nord. Come biglietti ho due bolli da 1,81. Il conducente viene da me per controllare i biglietti e mi dice che mi deve fare la multa. Gli dico che se proprio deve farmela la accetteó nonostante non lo ritenga giusto. Mentre si rimette alla guida comincia a parlarmi di cose sconnesse. Capisco che se lo ascolto non mi farà la multa.