Compleanno e funerale

Sono arrivata a casa dei miei , non so bene che casa sia, è in campagna, molto grande, ho portato dei fiori per mia madre è il suo compleanno.

I fiori si sono un po’ appassiti durante il viaggio.

C’ è Alessandra, la mia dietologa col marito, sono venuti per fare gli auguri del compleanno, ma anche le condoglianze, è morto qualcuno, ma non so chi.

L’ aria che si respira è un po’ mesta.

Ale e il marito vanno via.

Do’ i fiori a mia madre, stanno preparando un pranzo di festa, decido d’ andar via, d’ altronde non è il mio posto, vado da R..

 

 

Uscire di casa

C’è R. a casa, in camera mia, deve andar via, ci sono i miei in giro e anche gr. non so cosa ci faccia li, è vestito giacca e cravatta come mio padre, un abbigliamento di certo insolito per lui.

Devo aprire la porta d’ ingresso che è chiusa a chiave, mia madre mi dice perchè voglio aprirla, alla fine faccio uscire R. ma ha una faccia gonfia, mostruosa ed è senza capelli.

 

Ragni

Sono a casa,  sto’ parlando con R. al telefono, stiamo discutendo delle vacanze estive, le passiamo insieme o no?  vorrei si decidesse anche perchè bisogna prenotare, quest’ attesa mi snerva.

Chiudo il telefono, mi addormento, poi nella notte mi sveglio, mi accorgo  che nella stanza ci sono tanti ragni di tutte le grandezze, uno è proprio grosso e prepara col la tela una specie di pallottola, fanno ovunque le loro ragnatele, ho paura, mi fanno schifo.

Esco per chiedere aiuto, ci sono i miei genitori, ma parlano tra loro, hanno da fare.

Mi armo di scopa e torno in camera per pulire, cacciarli via.

La Prenestina

Mi trovo con una mia amica Daniela, e l’ ex di mio fratello, c è anche altra gente a vivere in una casa grande, sulla Prenestina. Non so come mi trovo li, in una situazione che non ho scelto, quella zona di Roma non mi piace, non mi ci ritrovo, sono carica di rabbia, voglio tornare a vivere a Prati.

Daniela mi dice di scendere insieme a prendere qualcosa da mangiare, quando siamo in strada, mi torna in mente la mia macchina, dov’ è? dove lo lasciata? A Prati penso, si meglio cosi’, qui non ce la porto.

Scarpa mancante

Sono a casa di una didatta della scuola, ha invitato a casa sua me e altre colleghe.Vedo che ci sono come dei peluche, dei giocattolini di una mia vecchia amica M..Stiamo andando via mi accorgo che mi manca una scarpa, le altre colleghe sono gia’ andate, mi attardo a cercare la scarpa, la didatta che nel frattempo sta’ vedendo dei pazienti si accorge di me, mi chiede ” che fai ? ” le spiego…. vorrebbe aiutarmi, ma non puo’ ha i pazienti.Alla fine decido di usare delle pantofole, sotto la gonna lunga che indosso non si vedranno e cosi’ potro’ andare a casa a cambiarmi.

Macchina

Arrivo in un piccolo paese devo andare al lavoro.Parcheggio, un paziente mi saluta, poi vado nella piazzetta c’ è un altro paziente, delle persone anziane.

Decido di spostarmi, ma non trovo l’ auto, l’ hanno rubata? Impossibile è un paese tranquillo, forse non ricordo dove l’ ho parcheggiata, la cerco sono disperata, mi ritrovo in una casa, chiedo agli abitanti, ma non sanno, penso che dentro vi ho lasciato pure i documenti, continuo la ricerca.

Cinema

Devo andare al cinema con V., dovremmo incontraci li dinanzi. Prendo l’ autobus, ho un senso come di indecisione, ci vado o no ?, come il timore che V. non ci sia ad aspettarmi. Scendo dall’ autobus, mi sembra di riconoscere Villa Borghese, ma appena scesa dal bus ho come difficolta’ ad orientarmi. Dove sono?. A terra c’ è tutto fango, è tutto melmoso, non riesco a camminare bene, sprofondo nel fango, che ricopre anche la mia borsetta. Mi incammino per una strada ma forse non è quella giusta, scendo per una discesa, con difficolta’ ho i tacchi , ci sono anche dei cani, dapprima ho un po’ paura sono tanti, ma dopo il mio sentimento cambia, alcuni sono dei cuccioli mi fanno tenerezza, vorrei prenderne uno, ma non posso a casa non c’ è spazio.

Continuo a camminare, esco dal fango.

Decido di andarmene, sono su un autobus, passo dinanzi al cinema, c’ è gente, cerco di vedere se V. è li.

Mi sembra di averlo visto, allora gli telefono.

Mi risponde adirato, mi chiede:”Che senso ha questa telefonata che mi fai di striscio?”

Penso che è con un’ altra ragazza.