(sogno n.42)

Alessandro

Io e F. veniamo arrestati e invece che in prigione mi ritrovo (F. e’ uscita di scena) in una caserma che ha tutte le sembianze di un comune appartamento.

Con me ci sono altri due ragazzi, li conosco, sono vecchi compagni di naja. Di uno di loro mi ricordo anche il nome, ne sono piu che certo. Si comporta in modo strano, si muove spesso e parla a vanvera. Io gli rispondo chiamandolo per nome: “Tu sei Alessandro vero?. Il … [Leggi il resto]

(sogno n.41)

Via dei Gelsomini

Sono in una località residenziale e nel sogno so che si tratta di Casalpalocco ma assomiglia ad un misto tra Ansedonia ed un villaggio greco vicino al mare. Io mi aggiro tra queste strade piene di alberi e di fiori, con giardini bellissimi che nascondono ville bianche con finestre blu. Sono alla ricerca di SM, un mio vecchio compagno di università di quando studiavo legge. So che abita al n 44 di Via dei Gelsomini, ma la numerazione è completamente … [Leggi il resto]

(sogno n.40)

I “Magnifici 10”

Sono seduta ad una scrivania in redazione e sto lavorando agli articoli del prossimo mese; ad un certo punto si avvicina un mio collega e mi dice che ha pensato lui, questa volta, a stilare la lista dei “Magnifici 10”, i 10 lotti più alti battuti in asta nel mese. Mi porge la lista, io la leggo e mi accorgo che i primi due lotti sono una testa di statua romana e un quadro rinascimentale, allora mi volto e gli … [Leggi il resto]

(sogno n.39)

Alessandra

Aveva deciso di lanciarsi senza paracadute, io forse avrei potuto impedirlo ma non lo feci. La guardai gettarsi nel vuoto, guardai il caschetto, i capelli biondi, il vestito blu. Mi gettai anch’io. L’aria era violenta e gli occhi faticavo a tenerli aperti. Un cavo oscillava furiosamente sotto di me, strattonando e frustando l’aria. Lì era appeso il paracadute per Alessandra.

Lei avrebbe dovuto cercare di agganciare il cavo, raggiungere il paracadute, indossarlo e aprirlo. Se fossimo state troppo vicine a … [Leggi il resto]

(sogno n.38)

Figli, fratelli che crescono

Sono nella nuova casa di M.C. e C.E. che però è in Via della Croce. E’ molto piccola e buia e mi assicuro che ci sia un estintore in caso di emergenza, così come dovrebbe esserci nella casa famiglia dove lavoro. Loro sono contenti ed anche io. Per il prezzo che pagano e la zona, è un’ottima sistemazione. Usciamo ed andiamo verso Via del Babuino. Mi viene in mente quando anche io abitavo al centro. Arriviamo a Piazza del Popolo … [Leggi il resto]

(sogno n.37)

Velocità

Inizia che mi sveglio da un sonno profondo e non capisco subito dove sono. Ma in un attimo metto insieme i dettagli e connetto logica ed emozioni: dentro un’auto bassa bassa e molto spartana, da corsa ma tipo go-kart, lamiera. Velocissimo sotto di noi il nastro di asfalto nero della pista. Se allungassi il braccio fuori potrei toccarlo e penso (e immagino la scena) all’abrasione che mi consumerebbe mezzo braccio in un nanosecondo pulp. Paralizzata e schiacciata. Un rumore frastornante. … [Leggi il resto]

(sogno n.36)

Riunione nella mia stanza

Mi trovo ad una riunione con altre persone e il mio Prof della specializzazione con cui faccio anche il tirocinio. C’era da esporre un caso clinico e ricevo una telefonata da un mio collega che mi dice che sta male (era una scusa per non venire alla riunione) ridendo, e mi chiede di non dirlo a nessuno e di “coprirlo”, io accetto e gli rispondo che il prof tra poco uscirà quindi lo avverto di stare attento (il mio collega … [Leggi il resto]

(sogno n.35)

Parkour

Sto percorrendo in macchina il tunnel della tangenziale quando all’improvviso il motore dell’auto comincia a perdere colpi. Mi fermo nella corsia di emergenza proprio davanti ad un grande contenitore verde di plastica. Penso che sono stato fortunato a fermarmi casualmente proprio davanti ad un grande contenitore che segnalerà la mia presenza e che sicuramente verrà evitato dagli altri automobilisti. Sono un po’ dispiaciuto per essermi dovuto fermare, ma mi tranquillizzo al pensiero che la mia assicurazione preveda un servizio di … [Leggi il resto]